Il 2023 sarà un anno di grandi sfide e, come anticipato nel nostro precedente articolo, di cambiamenti sensibili nell’ambito della corporate communication. Una nuova dimensione caratterizzata da una sempre crescente attenzione per il benessere dei dipendenti, dove la cultura aziendale sarà orientata all’etica e alla sostenibilità e la D&I sarà determinante per tutte le decisioni aziendali. In questo contesto le campagne di employer branding assumeranno una rilevanza strategica predominante e l’attenzione per l’human factor, per le Persone, il modello vincente su cui puntare.
Aziende human centric: le persone al centro del brand
Nella società dell’informazione i pubblici risultano sempre più sensibili ai messaggi pubblicitari, preferendo di gran lunga al marketing tradizionale, ritenuto oggi invasivo, la possibilità di stringere delle relazioni autentiche con i brand.
Pam Moore disse: “People don’t buy things, they join things”, sottolineando l’interesse primario delle persone non nell’acquisto di beni, ma nella possibilità di sentirsi parte di qualcosa. È intrinseca, infatti, nella natura umana, la volontà di far parte di una comunità, di essere connessi agli altri, di sentirsi accettati e poter confluire in un gruppo di persone. Ed è proprio da questi gruppi di persone che altre persone acquisteranno poi prodotti.
Se ne deduce che una strategia di comunicazione vincente sarà quella capace di creare connessioni umane, legami duraturi o temporanei, in grado di generare nelle persone un vero e proprio senso di appartenenza a una comunità; una strategia di comunicazione in grado di proporre il brand come punto d’incontro di valori condivisi e di interazione sociale tra i membri di una stessa brand community.
In mercati sempre più saturi, l’evidenza delle proprie peculiarità, la condivisione autentica dei propri valori e l’appartenenza al brand rappresentano gli unici elementi realmente distintivi di un’azienda dai propri competitors, mentre le direttrici editoriali scelte per raccontare le proprie storie, per parlare a dipendenti, nuovi candidati e consumatori, la chiave di volta per essere scelti.
People as Media: quando le persone diventano storie positive
Nel contesto appena descritto, I dipendenti si configurano come determinanti agenti di cambiamento; Ambassador aziendali abilitati a rappresentare il brand verso il mondo esterno, divulgarne i valori identitari, e generare relazioni di valore con altri gruppi di persone. attraverso l’autenticità delle proprie componenti umane.
Compito delle aziende alla ricerca di un reale vantaggio competitivo, quello di tenere alta questa ricorsività relazionale e di trasmettere i propri valori aziendali – come trasparenza, autenticità, innovazione, creatività – costruendo in house e sulle proprie web properties dei contenuti che sfruttano le tecniche giornalistiche e consentono il raggiungimento dei propri obiettivi di brand positioning.
Questo vantaggio è inoltre strettamente connesso alla propria brand reputation. Infatti, l’aspettativa dei consumatori di trovare contenuti distintivi sui canali del brand consente di allineare le aziende ai valori personali del proprio pubblico di riferimento e di creare una reputazione positiva nei confronti di fan, ma anche di stakeholders e altri pubblici interlocutori. Non è un caso che programmi di mentoring e di formazione aumenteranno esponenzialmente nel 2023, permettendo ai dipendenti di stare al passo con un mondo in continua evoluzione, soprattutto nel campo della comunicazione, e valorizzando in questo modo il proprio personale interno.
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